Sono già passati nove anni dal singolo Suede, prima collaborazione tra Anderson .Paak e il brillante produttore Knxwledge. Gli NxWorries non sono tanto due artisti di spicco che desiderano solamente unire le loro forze, quanto due colleghi che desiderano proseguire con una collaborazione artistica di lunga data, oltre che fruttuosa, se si considera che il loro primo album, Yes Lawd!, pubblicato nel 2016, è stato un grande successo, in linea con l’estetica della Stones Throw, label di punta di chi considera la produzione rap parte integrante della grande storia della musica nera americana. Pubblicato subito l’esplosione di Anderson .Paak con il suo album Malibu, rappresenta un manifesto sonoro ricco di esperienza, ma anche di ironia.
Ed ecco Why Lawd?, il secondo lavoro di un duo che ha faticato a trovare il tempo per mettere insieme le idee. Quando Knxwledge ha iniziato a rallentare il suo ritmo frenetico di pubblicazioni (quasi 25 album in 15 anni), si è premunito e ha messo da parte alcune delle sue migliori trovate da produttore/ricercatore per riservarle al suo vecchio amico. All’ascolto, si tratta proprio di questo: produzioni semplici e dirette, strumenti cesellati su cui si adagia la voce e una serie di aggiustamenti localizzati qua e là, che danno a Why Lawd? un classico aspetto formale. Campionamenti soul, scratch discreti, synth brillanti, chitarre ruvide... Tutto l’armamentario di un album confortevole rivolto agli amanti di J Dilla, Madlib e co.
Ma che senso avrebbe limitarsi a questo aspetto? L’album va ben oltre, pieno di tracce di evidente divertimento senza cadere nel puro intrattenimento. In sostanza, un disco di grande godimento musicale. Ad esempio, troviamo il brano Daydreaming, con i suoi archi che spuntano a sorpresa e un assolo di chitarra che ricorda il Prince di Purple Rain. O il superbo soul di KeepHer, un duetto con Thundercat. L’album vanta anche una serie di ospiti prestigiosi, tra cui H.E.R., Snoop Dogg, Charlie Wilson e Earl Sweatshirt. Data la sua struttura e la sua base musicale, Why Lawd? lascia ai suoi autori una libertà quasi totale. In diverse occasioni, si crea un dialogo sorprendente tra la voce cantata di Anderson .Paak (che sa anche rappare dannatamente bene, ricordiamolo) e i campioni vocali soul, tanto che non si fatica a pensare ai Silk Sonic, il duo composto da .Paak e Bruno Mars, nel brano FromHere, tra gli altri.
I brani di apertura, in particolare l’eccellente 86Sentra, sfiorano lo scabroso: non dimentichiamoci che i protagonisti provengono da un background rap e hanno costruito le loro personalità artistiche su estetiche ben più radicali di quelle che hanno segnato i loro rispettivi successi. Quando si riuniscono, recuperano anche questi formidabili riflessi musicali. Il risultato è un album imponente e avvincente nella sua maestria.